Analizzando la storia della scienza, possiamo notare che esiste da sempre una tensione, un conflitto tra le
parti e l’insieme, tra sostanza e forma. Si può dire che, fin dai suoi esordi, la scienza occidentale è stata caratterizzata
da una tensione fra un approccio meccanicistico e riduzionista, secondo cui il mondo viene visto
come una macchina inerte governata da esatte leggi matematiche e i fenomeni diventano via via più nitidi
allorché vengono frazionati in parti e componenti sempre più piccole, e un approccio olistico, secondo cui
nello studio dei vari fenomeni l’intero risulta essere qualcosa di più della somma delle singole parti, le leggi
sono la conseguenza di un ordine ed un’organizzazione superiori che caratterizzano i sistemi in considerazione.
Nel libro “Le immagini dinamiche. Forma e qualità nella scienza moderna”, Davide Fiscaletti, coniugando
densità concettuale e divulgazione, con limpida chiarezza effettua una rilettura critica avvincente
delle principali teorie sviluppate nella storia del pensiero scientifico, mostrando in che senso nella scienza
moderna la visione olistica e sistemica basata sullo studio della forma e dei comportamenti collettivi tende
a prevalere sull’approccio meccanicistico e riduzionista.
Un punto importante che evidenzia la rilevanza di questo libro sta nel fatto che, nel panorama
editoriale, non esistono libri divulgativi che, utilizzando un linguaggio semplice e discorsivo,
ma allo stesso tempo rigoroso sul piano concettuale, affrontano il dibattito relativo agli approcci
meccanicistico/riduzionista e olistico/sistemico secondo le linee seguite in questo testo.
Volume della collana LE BELLE LETTERE n. 54
Prezzo: €26,10 / Prezzo di listino: €29,00SCONTO 10% SENZA SPESE
Formato: 150×200, 272 pagine /
Settembre, 2020 / ISBN: 9788893131742